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Attività

Natura e Sport

I 170 km di sentieri denominati 60 km della Vigolana, inaugurati nel giugno 2011, sono un articolata rete di percorsi è adatta a passeggiate rilassanti da paese a paese, trekking più impegnativi fino al Becco di Filadonna, cima più alta della Vigolana con i suoi 2150 metri, uscite di nordic walking, escursioni in mountain bike o a cavallo. Ogni disciplina può essere praticata da soli o accompagnati dalle guide che vi sapranno guidare alla scoperta degli angoli più suggestivi e nascosti del nostro territorio.

Il Centro Equestre Maso del Sole, affiliato FISE, organizza corsi di equitazione di monta inglese, attività con i pony per i bambini e riabilitazione equestre. Si trova sul Doss del Bue a circa 4 kilometri dal centro di Vattaro.E' punto tappa dell'Ippovia del Trentino Orientale.

L’Acropark si situa all'interno del parco fluviale sul torrente Centa, in un ambiente suggestivo e selvaggio. Vengono offerti a grandi e soprattutto piccini diversi percorsi aerei acrobatici da affrontare in totale sicurezza (vi sono infatti gli istruttori che assicurano i partecipanti con l'imbragatura), all'insegna del divertimento e nel e nella tranquillità della natura. www.acropark.it

Adiacente all’hotel si trova il parco pubblico attrezzato con giochi per bambini e con un campo di calcetto polivalente.

Per ulteriori informazioni sulle guide alpine, istruttori di nordik walking o mountain bike, o escursioni a cavallo vi preghiamo di contattarci.

Monumenti storici

Castel Vigolo, molti secoli fa, ha ricoperto il difficile ruolo di fortezza di una certa importanza e, come tale, ha dovuto sopportare duri assedi con conseguenti ricostruzioni. Esso sorge a guardia della strada, aperta dai Romani, fra Calceranica e Trento. Nel 1477 la famiglia Tabarelli de Fatis di Terlago si impossessò del castello. L'attuale fisionomia del castello è dovuta a ricostruzioni risalenti al XV e XVII secolo e poco resta della configurazione medioevale eccetto la torre, perchè il castello andò soggetto ad attacchi e demolizioni parziali soprattutto nel XIII secolo ad opera degli Ezzelini.Dopo molte vicissitudini e passaggi di mano, nel 1960, il Castello fu acquistato da privati e interamente restaurato. Non è aperto al pubblico, ma si può visitare esternamente, in estate si svolgono concerti da camera nella corte del castello a cui tutti possono partecipare.

Il palazzo Bortolazzi rappresenta uno degli edifici più importanti e antichi di Vattaro, l'edificio risale al 17° secolo per volere di Ludovico e Bartolomeo Bortolazzi. In origine l'edificio era cinto da alte mura che racchiudevano un’area verde estesa. La sala maggiore e la sala destra oggi adibita a biblioteca, entrambe a piano terra, sono state affrescate dal pittore Erasmo Antonio Obermüller . Appena varcato il portone si entra nella sala consigliare e sulla parete frontale si può ammirare lo stemma affrescato della famiglia Bortolazzi, mentre sulle pareti laterali nella parte superiore vi sono affreschi raffiguranti scene di vita quotidiana borghese (cucina, caccia, divertimenti) . Nella sala della biblioteca si trovano invece 4 dipinti che ritraggono i 4 elementi (acqua, aria, terra e fuoco). Visite permesse nei locali adibiti a biblioteca negli orari della stessa.

Due sono i forti austroungarici che vigilano sulla strada che da Vigolo Vattaro scende a Trento e Mattarello. Uno è il Forte Doss Fornass, sulla sinistra orografica della valle e l’altro è il Forte Brusaferro collocato a sulla destra orografica alle pendici della Marzola. Le due fortificazioni, che facevano parte di un sistema di sbarramento a difesa della città di Trento erano strettamente connessi con i tre Forti di Mattarello. Edificati tra il 1878 ed il 1880, ogni singolo forte, nella concezione bellica austriaca, doveva essere in grado di resistere da solo ad un eventuale attacco anche per molti giorni ed era quindi provvisto oltre che di munizioni anche di centrali energetiche autonome, cucine, camerate, latrine e loculi mortuari come si può osservare ancora oggi visitando il Forte Belvedere a Lavarone.

Chiese e Santuari

La chiesa parrocchiale di Vattaro è stata dedicata a S.Martino, il santo patrono del paese e si colloca all'estremità orientale del paese. La prima attestazione di esistenza di questa chiesa è risalente al 1370. L'aspetto esterno è frutto di un intervento realizzato agli inizi del 18° secolo e negli anni successivi vennero modificati e ampliati il presbiterio, la sacrestia e il campanile. Nel 19° secolo furono realizzati altri lavori di ristrutturazione finanziati dalla famiglia borghese dei Bortolazzi . Internamente l'edificio è di semplice struttura, con un'unica navata, degno di nota è l'altare maggiore in marmo risalente al 18° secolo, intagliato dai maestri Andrea Lucchi e Valentino Villa, entrambi di origine trentina. Sulle pareti laterali e sulla cupola del presbiterio vi sono numerosi affreschi raffiguranti la Madonna e i Santi.

La Chiesa Parrocchiale di Bosentino è dedicata a San Giuseppe. L'edificio fu iniziato nel 18° secolo e fu terminato un secolo dopo, verso la fine del 19° secolo. Le decorazioni interne sono opera di Duilio Corompai e risalgono al 1933. Santuario della Madonna del Feles sorge a poca distanza dal paese di Bosentino. La località prende il nome dalle piante di felci che crescono nella zona. Lì si trovava un antico capitello dedicato alla Madonna, con un affresco veneziano del 1400. La leggenda narra che la Vergine apparse a un ragazzo muto, mentre parlava pose la mano su una pietra e vi lasciò l’impronta, come segno per gli abitanti guarì il ragazzo. Per la popolazione questo divenne un luogo di venerazione e il luogo ove erigere la chiesa in onore della Madonna. Nel 1622 la comunità di fece voto di suonare ogni sabato l’Ave Maria e tutti si recavano in processione alla cappella, usanza mantenuta fino alla fine dell’Ottocento. E solo dopo la peste del 1632-1633, che fu costruito attorno al primitivo capitello una vera cappella. La chiesetta fu consacrata solo nel 1720 dall’allora vescovo di Feltre.

La chiesa del Sacro Cuore a Campregheri esiste dal 1909 per volere degli abitanti della frazione e fu ricavata da un edificio di proprietà della famiglia Tecilla, acquistato dal comune di Centa S. Nicolò nel 1907. Durante la Prima Guerra Mondiale si interruppe il proseguimento dei lavori che ripresero negli anni successivi . La struttura fu completata e benedetta il 25 giugno 1927.

La chiesetta di S. Rocco all'Ospitale di Vigolo Vattaro è una delle chiese più antiche del Trentino, risalente all’epoca carolingia. Un documento del 1533 ne attesta l’esistenza e la dedicazione al santo, il protettore degli appestati. Il nome completo "all'Ospitale" conferma che la chiesetta è stata costruita come cappella dell'ospedaletto in cui venivano curati i senzatetto e i malati di peste. Al suo interno si possono ammirare due bellissimi altari barocchi in legno, il dipinto di Carlo Pozzi del 17° secolo, mentre la pala dell'altare laterale, eseguita nel medesimo secolo ma da pittore ignoto raffigura una deposizione del Cristo tra i santi Giuseppe e Carlo Borromeo. Sulla parete sinistra vi è invece un affresco di maestro ignoto che rappresenta la Madonna del latte.

La Chiesa Parrocchiale di Vigolo Vattaro risale alla metà del 1500. Un documento del 1542 ne attesta infatti la costruzione e la data sull'architrave del portale maggiore, 1558, è l'anno in cui è stato terminata. Dedicata a San Giorgio, santo protettore delle guide e degli scout. L'edificio è a navata unica, coperto da volta a botte che termina con l'abside pentagonale, decorato finemente nella volta da affreschi. Nel 1995 furono eseguiti scavi per il rinnovo del pavimento e furono trovati resti perimetrali di una chiesa preesistente ed affreschi conservatisi solo in parte. Casa Natale di Santa Paolina si trova poco distante dal centro storico di Vigolo Vattaro e sorge su una graziosa piazzetta. Di essa si prendono cura le Piccole suore dell’Immacolata Concezione, appartenenti all’ordine fondato dalla santa in Brasile, che giunsero a Vigolo negli anni ’80. La casa, è visitabile facendo richiesta alle suore che risiedono poco distante.

Chiesetta del Redentore di Vigolo Vattaro, venne costruita per volere della famiglia patrizia dei Gentilotti nel 18° secolo, nominata anche chiesa delle filatrici, visto che questa famiglia gestì la filanda della seta nei pressi della chiesetta. L'interno è in stile barocco; il presbiterio è sovrastato da una cupola e la volta dell'aula è affrescata con motivi architettonici e floreali, restaurata nel 1980 non è più stata luogo di culto e viene destinata ad esposizioni e manifestazioni culturali.

Da Trento alla Valsugana, passando per l’Altopiano della Vigolana e per la Valle dei Mòcheni: territori distinti racchiusi in un solo ed unico viaggio, in cui la ricchezza e la diversità delle produzioni enogastronomiche creano una strada che porta alla scoperta del territorio tramite i luoghi di produzione dei prodotti trentini come: i vini, la grappa, i piccoli frutti, i salumi e i formaggi. www.stradedelvinodeltrentino.it

Per il programma delle attività e iniziative nell’Altipiano Vigolana visitare il seguente link. www.eventivigolana.com

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